domenica 3 maggio 2020

OMS: per la fase 2 meglio la bici dell'auto

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato sul proprio sito un piccolo vademecum, nel quale elenca le modalità di spostamento della Fase 2 (fine del lockdown). Dalle linee guida emerge che la bicicletta è il mezzo di trasporto migliore per i centri urbani perché garantisce il distanziamento sociale e aiuta a mantenerci in movimento e in forma fisica.


Nell’infografica pubblicata dall'OMS vengono confrontati i mezzi pubblici, l’auto privata, la bici e gli spostamenti a piedi. Per quanto riguarda l’auto privata, l’OMS consiglia di usarla il meno possibile e di sedersi come passeggero solo se impossibilitati a muoversi altrimenti.
Per i mezzi pubblici, l’OMS consiglia di evitare orari di punta, mantenersi a distanza, non toccare corrimano, evitare di sedersi nei posti vicini a quelli già occupati.
Infine, nelle linee guida, l’OMS sottolinea che gli spostamenti da preferire sono quelli in bici e a piedi. La bici, sempre parole dell’OMS, è perfetta per mantenere la distanza ed evitare gli assembramenti e per migliorare la forma fisica della popolazione.
Una presa di posizione in comune con l’Alto Consiglio per il Clima, che si reputa preoccupato di una regressione a un utilizzo eccessivo dell’auto, con tanto di incremento delle emissioni. E’ al vaglio uno studio che dimostri la correlazione tra elevati livelli di inquinanti atmosferici e aggressività del COVID-19 (come avvenuto per esempio in Lombardia).
Ci aspetta una fase 2 difficile, la libertà non sarà completa e non torneremo alla normalità alla quale siamo abituati. Ma c’è un minimo comune denominatore di questa fase 2 che passa dalla mobilità alla salute: la bici.
La bici è un mezzo straordinario, che da solo può diventare uno strumento per combattere l’inquinamento, migliorare la vivibilità delle nostre città e aumentare la salute degli italiani (uno degli aspetti che ha reso il Coronavirus così aggressivo è la scarsa salute di base di molte persone). Dobbiamo smettere di pensare alla bici solo come a uno sport e iniziare a trattarla come uno strumento di facile applicazione e ad elevata capillarità per modificare in meglio le abitudini di spostamento e di attività fisica delle persone. Per chi vuole fare meno fatica ci sono anche le biciclette a pedalata assistita.

Vigevano è una città a dimensione di bici (e anche di pedone) perché può essere attraversata comodamente in pochi minuti. Potenziamo la rete ciclopedonale e sfruttiamo questa fase 2 per ripensare alle nostre abitudini di spostamento.

La bici può diventare uno strumento per migliorare la qualità delle nostre vite, sia in relazione a come ci muoviamo sia a come stiamo fisicamente.

Non sprechiamo questa occasione.

Fonti: www.bikeitalia.it - www.qualenergia.it

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