lunedì 20 aprile 2020

Lettera al Direttore: Speranza Verde

Riportiamo in questo post la 'lettera al direttore' distribuita a vari giornali e pubblicata per intero da L'Informatore Vigevanese.
In quanto "riflessione" non si certo è guadagnata un posto tra le prime pagine, ancora impegnate da tamponi, morti e denunce di malagestione.

Tuttavia ne approfittiamo per ricordare a tutti i direttori di giornale che è invece proprio questo il momento delle riflessioni. Le possiamo ascoltare quitidianamente da scienziati, da tecnici, da gente normale; persino da politici e amministratori non pieni di sé e non impazienti di tornare allo status quo. E' questo il momento di prepararci ad una ripresa che sia fondata sulla riflessione e non sulla fretta di recuperare.

E in questo i giornali hanno già, e avranno poi, una enorme responsabilità.



Egregio Direttore,
Le inviamo una riflessione amara, ma con una speranza per la nostra città.
In questi giorni abbiamo visto attorno a noi una forza di reazione a questa emergenza soprattutto nel mondo della scuola, oltreché sul fronte della sanità...
Però a Vigevano si continua a subire un abbassamento della ‘Qualità della Vita’ in continua decadenza da decenni oramai.
La viabilità senza marciapiedi, le strade senza alberi né aiuole e l’assenza di aree verdi diffuse non aiutano quando si è costretti (per sacrosanti motivi) a muoversi nel raggio di 200 metri da casa.

Non ci sono ancora prove certe e saranno necessari studi approfonditi, ma la relazione tra qualità dell’aria, fragilità dei nostri polmoni e più facile diffusione del Virus è al centro di studi a livello internazionale. E’ invece dimostrato dalla scienza che, per migliorare la qualità dell’aria e del vivere, bisogna aumentare la presenza degli amici alberi nelle nostre città di cemento.
Vigevano da anni continua a diminuire le alberature e il patrimonio del verde, con una pesante accelerazione negli ultimi anni fatta di abbattimenti continui, abbandono di una manutenzione corretta e spese ingiustificate.

L’apoteosi grottesca l’abbiamo vista proprio in questi giorni, quando gli uffici, a blocco totale proclamato delle attività, hanno ingiunto il taglio urgente di alcune alberature per tutelare l’incolumità dei cittadini da pericolo di massima classe (pericolosità che, per altro, non è stata dimostrata con documenti trasparenti, ma solo perizie secretate). Nell’ultima seduta della Consulta avevamo chiesto di poter visionare queste perizie con relative schede di potature e abbattimenti, trovando la disponibilità dell’Assessore. Disponibilità evidentemente dimenticata, o volontariamente ignorata in questo frangente.
Gli alberi tagliati se fossero stati pericolosi lo erano da almeno 2-3 stagioni non avendo subito traumi recenti: è singolare che ci si precipiti al taglio quando ben altre sono le urgenze su cui intervenire in questo momento drammatico.

Come Associazioni Ambientaliste in questi anni ci siamo battuti con tutti i mezzi a nostra disposizione per cercare di dare un contributo e dei suggerimenti:
  • Progetto ReVer: avevamo chiesto un’area pubblica per realizzare un giardino a costo zero per l’Amministrazione e condiviso il progetto con le scuole. L’area non ci è mai stata assegnata fino alla revoca per inadempienza del piccolo finanziamento ottenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
  • Contrarietà all’assegnazione di un parco pubblico polmone verde della città alla gestione privata che si è dimostrata del tutto inadeguata al carattere del giardino stesso. 
  • Offerta competenza universitaria per la pianificazione del verde e per un censimento partecipato. Finora non è stata considerata.
  • Censimento del verde realizzato unilateralmente, a spese della collettività, ignorando la collaborazione offerta dalle associazioni
  • Nuove messe a dimora di alberi, promesse e mai realizzate, in barba alla legge vigente sull’obbligo di piantare un albero per ogni nuovo nato.
  • Sostituzione di alberi morti: negli ultimi decenni sono moltissimi gli alberi che sono morti (per svariati motivi, spesso ad opera umana) e non sono stati sostituiti.
  • Concessi vari permessi di costruire dietro cessione di “aree verdi” ma senza mai realizzarne una FRUIBILE dal 2005.
  • Mai cercati finanziamenti, Europei, Regionali e privati che avrebbero reso possibile la realizzazione di nuovi parchi a costo zero per i cittadini.
  • Abbiamo progettato la realizzazione di aree verdi come "compensazioni per nuovi insediamenti commerciali": sono stati chiesti invece inutilizzabili impianti sportivi e parcheggi


Quindi, caro direttore, la speranza è proprio che l’emergenza coronavirus ci apra gli occhi.
 La natura e gli alberi sono vitali nelle città perché migliorano la qualità e la vivibilità dei quartieri.

Cogliamo l’occasione di questa emergenza per rilanciare e cambiare Vigevano con idee e progetti reali per la città. Il nuovo Decreto del Ministero dell’Ambiente uscito il 10 marzo (G.U. n.90 del 4 aprile 2020) va in questa direzione: attuazione di iniziative di coinvolgimento e partecipazione della cittadinanza nella valorizzazione del patrimonio verde.
Possiamo mettere insieme idee di crescita e strutture di servizio, mettendo da parte asfalto, cemento, supermercati e nuovi centri commerciali.

Ascoltare tutti i cittadini e non solo una parte di loro è un dovere di ogni Amministrazione cittadina.



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