venerdì 27 ottobre 2017

Smog: intervista a Fausto Pistoja

Riportiamo qui il nostro intervento su La Provincia Pavese del 25 ottobre 2017.

Vigevano respira, ma restano i divieti
Il vento ha spazzato le polveri. 


Gli ecologisti: «Politica ambientale inesistente, puntiamo su piste ciclabili e bus elettrici»

VIGEVANO. Il livello di smog precipita, ma i divieti restano. Lunedì la centralina di via Valletta Fogliano ha registrato 17 microgrammi di polveri sottili per metro cubo: dopo il massimo di 173 microgrammi registrato sabato, ora siamo ben al di sotto del limite di legge fissato a 50. Vigevano torna a respirare, ma, almeno per oggi, resta il divieto di circolazione ai veicoli diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato.

L’emergenza smog ha però mostrato i ritardi nell’affrontare il problema inquinamento con misure radicali. I movimenti ambientalisti, quindi, tornano a chiedere a gran voce piste ciclabili, potenziamento del trasporto pubblico e una revisione del piano urbano del traffico.

«Il problema riguarda tutta la pianura padana – commenta Fausto Pistoja, portavoce dell’associazione Vigevano Sostenibile – l’inquinamento non ha confini. Per per attenuare il problema a livello locale i suggerimenti sono quelli di applicare realmente le restrizioni già decise: stop totale a stufe e caminetti, a tutti i diesel almeno fino agli euro 4 compresi, l’obbligo di tenere i motori spenti ai passaggi a livello e così via. Per far sì che queste semplici regole vengano rispettate è necessario che il Comune istituisca un ufficio competente per il controllo, con potere sanzionatorio. Oltre a questi, che sono interventi a carattere limitativo e di applicabilità immediata, sarebbe auspicabile ne venissero presi altri di tipo strutturale, come il potenziamento del trasporto pubblico locale, con mezzi adeguati alla città e soprattutto non inquinanti, quindi elettrici o almeno a metano. E la creazione di una vera rete, protetta, di piste ciclabili. A questo aggiungo la colpevole mancanza di verde cittadino. Quest’amministrazione non investe in verde pubblico, e ne paghiamo le conseguenze».

I livelli di smog raggiunti in questi giorni sono da record. «Siamo a inizio stagione e la situazione è già fuori controllo – prosegue Pistoja – il vento è stato provvidenziale, l’aria è sicuramente migliorata. Ma essere costretti a sperare nel vento e nella pioggia è indegno di un paese moderno».
Vigevano è stata una delle città più inquinate. La vicinanza dell’inceneritore di Parona e il vento che spinge le polveri su Vigevano potrebbero aver concorso all’innalzamento delle polveri sottili? «Colpevolizzare l’inceneritore – risponde il portavoce ambientalista – alla fine diventa un alibi. Dobbiamo muoverci, a piedi o in bicicletta e abbandonare i macchinoni diesel sempre accesi. Io, per esempio, abito ai Piccolini e le commissioni le faccio in bici: quanti vigevanesi che abitano all’interno della circonvallazione si muovono in bici? Ok, non ci sono le piste ciclabili. Le chiediamo tutti noi ciclisti, ma la loro assenza non deve essere una scusa. Inoltre, per gli anziani è più che lecito esigere piste ciclabili protette».

Andrea Ceffa, assessore all’Urbanistica annuncia che si stanno studiando nuove piste ciclabili. «Stiamo lavorando – ha commentato Ceffa – per realizzare il collegamento di Vigevano con la “via blu”, il percorso ciclo pedonale che collega tutti i Comuni sul Ticino. Per quanto riguarda la viabilità cittadina, con l’aggiornamento del Piano del traffico valuteremo anche nuove ciclabili in città».

articolo di Selvaggia Bovani

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