Una vera offesa alla Natura e alla Città: una scelta decisamente impopolare e contrastata da una moltitudine di cittadini, consapevoli del valore dei verde e del ruolo sociale di un parco pubblico.
Ma abbiamo purtroppo imparato a conoscere la testarda ostinazione di questa Giunta, che prende spesso decisioni a porte chiuse e le difende con tanto più accanimento quanto più sono contrastate dalla cittadinanza.
Questo caso non fa eccezione: un provvedimento del genere, di sicuro ed evidente impatto ambientale, avrebbe dovuto coinvolgere la Consulta per l'Ambiente di Vigevano, istituita da anni e con l'impegno di riunirsi "una volta al mese". Al contrario, la Consulta non è stata convocata per più di due anni, e in particolare non lo è stata per questa decisione di straordinaria importanza.
L'unica preoccupazione della Giunta è quella di disfarsi dei costi di gestione del Parco?
Ebbene: le associazioni locali, e non solo ambientaliste, avrebbero certamente offerto delle soluzioni più convenienti, forti anche dell'appoggio di istituzioni quali WWF, Legambiente, LIPU e Parco del Ticino. Ben altra cosa che un giostraio improvvisato.
Perché un parco - specialmente quando concepito con cura e competenza come in questo caso - è un ecosistema che va rispettato, in cui numerose specie animali e vegetali trovano un ambiente adeguato per il proprio ciclo di vita, rendendolo vivo e salutare. Ricoprire il terreno con tappeti di plastica e con impianti rumorosi ed invasivi, come ci possiamo naturalmente aspettare da questa gestione, significa distruggerlo.
Aggiornamento: il pic-nic di domenica.
... e speriamo non sia l'ultimo ...
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